La nostra storia
La Casa do Menor è stata fondata nel 1986 da un missionario italiano, Padre Renato Chiera, che, testimone del clima di violenza e morte caratterizzante la periferia di Rio de Janeiro, ha deciso di abbandonare i libri di filosofia per chinarsi sulle ferite di tanti bambini e adolescenti non amati, abbandonati e assassinati.
Una storia che, iniziata 30 anni fa, è scandita dalla violenza quotidiana del Brasile, dalla figura della Chiesa cattolica, dal supporto della comunità locale,
del governo brasiliano, di organizzazioni filantropiche e dei volontari di tutto il mondo.
1978
16 giugno
ARRIVO IN BRASILE
Padre Renato Chiera arriva in Brasile, nella Baixada Fluminense. Dalla diocesi di Mondovì, in Piemonte, si sposta in quella di Nova Iguaçu, nella periferia di Rio de Janeiro, per operare come parroco a fianco di un popolo povero e marginalizzato.
1982
1 novembre
L’INCONTRO CON PIRATA
Padre Renato trova nascosto nel suo garage un adolescente conosciuto come Pirata,
ferito e ricercato dalla polizia. Lo accoglie nella sua casa e lo aiuta a inserirsi nella comunità.
7 febbraio
MARCADO PARA MORRER
Un giovane, nella lista di quelli “marcados para morrer”, ovvero da uccidere, si rivolge a Padre Renato chiedendogli: “Padre, nessuno fa niente. Io non voglio morire”. Questa frase fece riflettere Renato sulla frase del Vangelo “Quello che avete fatto al più piccolo lo fate a me..” (MT,25,40).
1983
7 gennaio
LA MORTE DI PIRATA
Qualche mese dopo l’incontro con Renato, Pirata viene assassinato dagli squadroni della morte davanti alla casa parrocchiale di Sao Miguel Arcanjo. Poco tempo dopo, altri 36 adolescenti e giovani vengono assassinati, in un solo mese, nella stessa parrocchia.
1986
12 ottobre
nasce la casa do menor
In risposta al grido di aiuto di molti bambini e giovani, il 12 ottobre 1986 nasce, nella periferia di Rio de Janeiro, la Casa do Menor Sao Miguel Arcanjo, nome scelto dagli stessi bambini che sentivano la mancanza di amore e famiglia.
1987
7 dicembre
LA CASA DO MENOR SI ESPANDE
Grazie al supporto della diocesi di Nova Iguaçu e dei giovani della comunità, il progetto di Padre Renato cresce sempre di più e si estende ad altre località del Brasile.
1992
7 gennaio
I PRIMI CORSI PROFESSIONALI
Con l’aiuto di un padre sociale che di professione faceva il fabbro, la Casa do Menor organizza i primi corsi professionali per i giovani e adolescenti delle case famiglia e della comunità.
1993
26 settembre
VILLA CLAUDIA
Centro diurno nella favela di Vila Claudia dove si svolgono attività di alfabetizzazione, rinforzo scolastico e corsi professionali di informatica e partecipazione civica, finalizzati a prevenire la vita in strada dei bambini e dei giovani e il loro ingresso nel narcotraffico, molto forte in questa comunità.
1998
15 luglio
PROGETTO IRMÃ CELINA
Struttura in cui vengono accolti, durante l’arco della giornata, bambini da pochi mesi fino a 5-6 anni per aiutare i genitori ad accudire adeguatamente i figli, non lasciandoli soli mentre essi lavorano. I bambini ricevono un’educazione e un’alimentazione adeguata. I problemi della malnutrizione e dell’abbandono sono infatti tra le maggiori cause di devianza sociale in Brasile.
1999
7 aprile
CASA DO MENOR TINGUA
Viene creata quest’unità per ospitare la casa famiglia André, dedicata al trattamento
della tossicodipendenza maschile, e la casa famiglia Jesus Menino per disabili psico-fisici.
Si svolgono attività di recupero dei giovani attraverso l’orticultura, lo sport e la partecipazione ai corsi professionali della sede di Miguel Couto.
2001
16 gennaio
CASA DO MENOR FORTALEZA
Costruito nel 2001, il Villaggio del Fanciullo include cinque case famiglia, un centro professionalizzante, un centro ludico-sportivo, una “pousada” per volontari, un ambulatorio sanitario. Si inserisce nel Condominio Espiritual Uirapuru (CEU), dove convivono 22 comunità nate da carismi antichi e nuovi, per dare una risposta alle più svariate questioni spirituali e sociali della città.
2006
4 gennaio
ROSA DO VENTOS
Inaugurata nel 2006, questa struttura ospita un asilo per 75 bambini ed è sede di corsi professionali di informatica, assemblaggio di computer e meccanica ai quali partecipano circa 180 giovani all’anno. Nella struttura, operatori professionali svolgono un lavoro sistematico di psicopedagogia con le famiglie per risolvere le difficoltà di apprendimento riscontrate.
22 maggio
IL VIA AL PROGETTO JOVEM APRENDIZ
1500 partecipanti nel primo anno. Oltre 50 mila i giovani che fino a oggi la Casa do Menor ha aiutato a inserire nel mondo del lavoro.
2008
23 luglio
CASA DO MENOR SANTANA DE IPANEMA
La Casa do Menor inizia un progetto di prevenzione ed educazione tra i bambini e gli adolescenti della regione Sertão in Alagoas, in particolare nella città di Santana do Ipanema. Si tratta di una regione di estrema povertà e miseria, dove la destrutturazione famigliare è causa di frequenti casi di violenza domestica, dovuta anche all’abuso di alcool. L’intervento della Casa do Menor è dunque rivolto a quei bambini e agli adolescenti che si trovano in situazione di rischio sociale, candidati a diventare bambini “in” strada.
2013
13 gennaio
GUARATIBA
Unità che ospita una casa famiglia dedicata al trattamento della tossicodipendenza e al recupero di adolescenti provenienti da gravi situazioni di rischio, coinvolti nella criminalità e vittime di violenza. Si svolgono attività di recupero attraverso lo sport e la partecipazione ai corsi professionali della sede di Miguel Couto.
1978
16 giugno
arrivo in brasile
Padre Renato Chiera arriva in Brasile, nella Baixada Fluminense. Dalla diocesi di Mondovì, in Piemonte, si sposta in quella di Nova Iguaçu, nella periferia di Rio de Janeiro, per operare come parroco a fianco di un popolo povero e marginalizzato.
1982
1 novembre
l'incontro con pirata
Padre Renato trova nascosto nel suo garage un adolescente conosciuto come Pirata,
ferito e ricercato dalla polizia. Lo accoglie nella sua casa e lo aiuta a inserirsi nella comunità.
1983
7 gennaio
la morte di pirata
Qualche mese dopo l’incontro con Renato, Pirata viene assassinato dagli squadroni della morte davanti alla casa parrocchiale di Sao Miguel Arcanjo. Poco tempo dopo, altri 36 adolescenti e giovani vengono assassinati, in un solo mese, nella stessa parrocchia
7 febbraio
marcado para morrer
Un giovane, nella lista di quelli “marcados para morrer”, ovvero da uccidere, si rivolge a Padre Renato chiedendogli: “Padre, nessuno fa niente. Io non voglio morire”. Questa frase fece riflettere Renato sulla frase del Vangelo “Quello che avete fatto al più piccolo lo fate a me..” (MT,25,40).
1986
12 ottobre
nasce la casa do menor
In risposta al grido di aiuto di molti bambini e giovani, il 12 ottobre 1986 nasce, nella periferia di Rio de Janeiro, la Casa do Menor Sao Miguel Arcanjo, nome scelto dagli stessi bambini che sentivano la mancanza di amore e famiglia.
1987
7 dicembre
la casa do menor si espande
Grazie al supporto della diocesi di Nova Iguaçu e dei giovani della comunità, il progetto di Padre Renato cresce sempre di più e si estende ad altre località del Brasile.
1992
7 gennaio
i primi corsi professionali
Con l’aiuto di un padre sociale che di professione faceva il fabbro, la Casa do Menor organizza i primi corsi professionali per i giovani e adolescenti delle case famiglia e della comunità.
1993
26 settembre
villa claudia
Centro diurno nella favela di Vila Claudia dove si svolgono attività di alfabetizzazione, rinforzo scolastico e corsi professionali di informatica e partecipazione civica, finalizzati a prevenire la vita in strada dei bambini e dei giovani e il loro ingresso nel narcotraffico, molto forte in questa comunità.
1998
15 luglio
PROGETTO IRMÃ CELINA
Struttura in cui vengono accolti, durante l’arco della giornata, bambini da pochi mesi fino a 5-6 anni per aiutare i genitori ad accudire adeguatamente i figli, non lasciandoli soli mentre essi lavorano. I bambini ricevono un’educazione e un’alimentazione adeguata. I problemi della malnutrizione e dell’abbandono sono infatti tra le maggiori cause di devianza sociale in Brasile.
1999
7 aprile
casa do menor tingua
Viene creata quest’unità per ospitare la casa famiglia André, dedicata al trattamento
della tossicodipendenza maschile, e la casa famiglia Jesus Menino per disabili psico-fisici.
Si svolgono attività di recupero dei giovani attraverso l’orticultura, lo sport e la partecipazione ai corsi professionali della sede di Miguel Couto.
2001
16 gennaio
casa do menor fortaleza
Costruito nel 2001, il Villaggio del Fanciullo include cinque case famiglia, un centro professionalizzante, un centro ludico-sportivo, una “pousada” per volontari, un ambulatorio sanitario. Si inserisce nel Condominio Espiritual Uirapuru (CEU), dove convivono 22 comunità nate da carismi antichi e nuovi, per dare una risposta alle più svariate questioni spirituali e sociali della città.
2006
4 gennaio
rosa do ventos
Inaugurata nel 2006, questa struttura ospita un asilo per 75 bambini ed è sede di corsi professionali di informatica, assemblaggio di computer e meccanica ai quali partecipano circa 180 giovani all’anno. Nella struttura, operatori professionali svolgono un lavoro sistematico di psicopedagogia con le famiglie per risolvere le difficoltà di apprendimento riscontrate.
22 maggio
il via al progetto jovem aprendiz
1500 partecipanti nel primo anno. Oltre 50 mila i giovani che fino a oggi la Casa do Menor ha aiutato a inserire nel mondo del lavoro.
2008
23 luglio
casa do menor sabtana de ipanema
La Casa do Menor inizia un progetto di prevenzione ed educazione tra i bambini e gli adolescenti della regione Sertão in Alagoas, in particolare nella città di Santana do Ipanema. Si tratta di una regione di estrema povertà e miseria, dove la destrutturazione famigliare è causa di frequenti casi di violenza domestica, dovuta anche all’abuso di alcool. L’intervento della Casa do Menor è dunque rivolto a quei bambini e agli adolescenti che si trovano in situazione di rischio sociale, candidati a diventare bambini “in” strada.
2013
13 gennaio
guaratiba
Unità che ospita una casa famiglia dedicata al trattamento della tossicodipendenza e al recupero di adolescenti provenienti da gravi situazioni di rischio, coinvolti nella criminalità e vittime di violenza. Si svolgono attività di recupero attraverso lo sport e la partecipazione ai corsi professionali della sede di Miguel Couto.