Construindo cidadania:
constrasto al lavoro minorile domestico e sviluppo comunitario
Un progetto finanziato dai fondi 8×1000 della Tavola Valdese a sostegno del centro comunitario di Vila Claudia.
Il Brasile è un paese malato, ingiusto, violento, colpito da una gravissima crisi sanitaria, politica, sociale ed economica. Pochi giorni fa c’erano circa 4.000 morti per covid-19 al giorno. Oggi siamo ad una media di 2.400 morti al giorno. Sono tra i numeri più alti al mondo dall’inizio della pandemia, per un totale di quasi 500 mila morti per Covid nel paese. È un morto ogni 22 secondi.
A fronte di una popolazione di oltre 212 milioni di abitanti, solo il 20 per cento dei brasiliani ha ricevuto almeno una dose di vaccino.
E la crisi si riflette sull’occupazione: 1,1 milioni di nuovi disoccupati negli ultimi 3 mesi. In 1 anno, il Brasile ha perso 12 milioni di posti di lavoro. E parliamo solo di lavoratori formali, mentre per le persone con un impiego informale, che sono la maggior parte delle persone (se prendiamo 10 brasiliani solo 3 hanno un lavoro formale), la situazione è ben peggiore: si parla di una riduzione tre volte superiore!
Questi sono dati drammatici.
Casa do Menor affronta questo ogni giorno nel suo lavoro quotidiano con la “gente di strada”, che aumenta continuamente. In tutto il paese sono 117 milioni le persone che vivono in una situazione di insicurezza alimentare. Una cifra enorme.
Otto su dieci abitanti di favelas dipendono dalle donazioni alimentari per poter mangiare. Anche per queste persone, qui nella Baixada Flumineense, cerchiamo di essere una Presenza e quindi lottiamo per dare “cestas basicas”, alimenti e beni essenziali, un aiuto concreto che aiutare a vivere e a non perdersi di coraggio.
Giorni fa abbiamo inaugurato nuovamente il centro di Vila Claudia, in una comunità di falvela, molto povera. Nuovamente perché è stato restaurato. Il progetto è stato possibile grazie ai fondi dell’8×1000 della Tavola Valdese. È stato fatto un ottimo lavoro! E non è stato facile perché in questi tempi, proprio qui a Vila Claudia, ci sono stati scontri tra diverse fazioni, tra milicia e narcotraffico. Quattro ragazzi sono stati uccisi. Ma con il nostro centro possiamo continuare ad essere riferimento per i tantissimi giovani presenti nella comunità. Sono giovani che spesso entrano nelle fila del narcotraffico perché non hanno alternative. Oppure molti ragazzi sono costretti a lavorare per aiutare a sostenere la famiglia. Così abbandonano la scuola e perdono occasioni di riscatto. Noi di Casa do Menor vogliamo invece dare loro opportunità di gioco e formazione. Affinché si costruiscano un futuro migliore. Non desistiamo anche quando riceviamo minacce di morte da parte dei narcotrafficanti. Rimaniamo vicino ai nostri ragazzi. Siamo una Presenza di vita buona, diversa.
Chi ci avvicina si sente felice. Siamo famiglia per tutti.